RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA

MODALITA’ E CASI PARTICOLARI DI RAPPRESENTAZIONE CARTOGRAFICA

INDICAZIONE SULL’UTILIZZO DELLE LINEE ROSSE

Nella nostra Professione il costante aggiornamento deve essere la parola d’ordine per essere legati ad una società e ad un mercato in continua evoluzione. Parallelamente all’aggiornamento però anche il positivo rapporto con gli Enti pubblici è essenziale per un sereno svolgimento del nostro lavoro. Nel programma che ci siamo dati all’inizio di questo biennale mandato era prevista anche la redazione di fascicoli di contenuto tecnico e di approfondimento, legati ad una parte della nostra attività, il Catasto, la quale stà acquisendo sempre maggior peso, ed i Tecnici sono chiamati a sempre maggiori responsabilità essendo ormai diventati gli intermediari tra il Cliente e l’Amministrazione Finanziaria, rappresentata nello specifico dall’Agenzia del Territorio. E proprio dalla collaborazione tra quest’ultima e la Commissione Catasto del Collegio dei Geometri di Vicenza è nata questa piccola pubblicazione dedicata ai casi particolari di rappresentazione cartografica in Atti di Aggiornamento del Catasto Terreni. Precisamente sono stati elencati singolarmente i casi ed indicate le modalità di utilizzo delle linee rosse, il tutto a rispetto del Decreto del Ministero delle Finanze n. 28 del 02/01/1998.

E’ stato un lavoro complesso redatto dalla Commissione Catasto, sottoposto alla verifica tecnica dell’Agenzia del Territorio e da questa favorevolmente accolto e recepito. Un vademecum di casi particolari a cui tutti, Professionisti e Tecnici Catastali, dovranno far riferimento nella redazione ed approvazione di Atti di Aggiornamento del Catasto Terreni. Il nuovo sistema di invio telematico delle pratiche con l’utilizzo del Modello Unico Catastale ci deve trovare preparati e con uniformità di interpretazione della normativa.

1° Caso

a) Portico aperto su almeno tre lati con copertura inclinata o piana, senza soprastante “corpo di fabbrica”:

IL PORTICO E’ INDICATO CON LINEA ROSSA TRATTEGGIATA

b) Portico aperto su almeno tre lati con soprastante “corpo di fabbrica”:

IL PORTICO E’ INDICATO IN LINEA ROSSA CONTINUA

c) Portico aperto su due lati con copertura inclinata o piana:

IL PORTICO E’ INDICATO IN LINEA ROSSA TRATTEGGIATA

d) Portico aperto su due lati con soprastante “corpo di fabbrica”

IL PORTICO E’ INDICATO IN LINEA ROSSA CONTINUA

2° Caso

a) Loggia con copertura inclinata o piana:

LA LOGGIA E’ INDICATA IN LINEA ROSSA TRATTEGGIATA

b) Loggia con soprastante “corpo di fabbrica”:

LA LOGGIA E’ INDICATA IN LINEA ROSSA CONTINUA

3° Caso

Fabbricato parzialmente interrato (indipendentemente da come viene considerato dal punto di vista urbanistico):

IL FABBRICATO E’ INDICATO IN LINEA ROSSA CONTINUA PER LA PORZIONE FUORI TERRA E IN LINEA PUNTEGGIATA PER LA PORZIONE INTERRATA

4° Caso

a) Fabbricato con bow-windows o corpi aggettanti similari su attinenza scoperta dello stesso fabbricato:

LA PORZIONE DI FABBRICATO INDICANTE IL BOW-WINDOWS O IL CORPO AGGETANTE VIENE INDICATA CON LINEA TRATTEGGIATA

b) Fabbricato con bow-windows o corpi aggettanti similari su area pubblica:

LA PORZIONE DI FABBRICATO INDICANTE IL BOW-WINDOWS O IL CORPO AGGETANTE E’ INDICATA CON LINEA TRATTEGGIATA CON L’AVVERTENZA DI INSERIRE IL SEGNO CONVENZIONALE D’UNIONE (CODA DI RONDINE) CON IL FABBRICATO IN AREA PROPRIA

5° CASO

a) Fabbricato interrato con porzione su area pubblica:

IL FABBRICATO E’ INDICATO CON LINEA PUNTEGGIATA CON L’AVVERTENZA DI INSERIRE IL SEGNO CONVENZIONALE D’UNIONE (CODA DI RONDINE) CON LA PORZIONE IN AREA PROPRIA

b) Fabbricato con porzione di interrato ricadente su altro mappale della stessa ditta:

IL FABBRICATO INTERRATO E’ INDICATO CON LINEA PUNTEGGIATA CON L’AVVERTENZA DI INSERIRE IL SEGNO CONVENZIONALE D’UNIONE (CODA DI RONDINE) SUL CONFINE TRA I DUE MAPPALI

6° Caso

Fabbricato con una sola porzione su area propria ed altra estesa su area pubblica:

LA PORZIONE DI FABBRICATO ESTESA SU AREA PUBBLICA VIENE INDICATA CON LINEA TRATTEGGIATA CON L’AVVERTENZA DI INSERIRE IL SEGNO CONVENZIONALE D’UNIONE (CODA DI RONDINE) CON IL FABBRICATO PRESENTE SU AREA PROPRIA

Nota Bene: in base al Decreto Ministeriale 02/01/1998 n. 28 art. 3 comma 3 non costituiscono oggetto di inventariazione, a meno di una ordinaria autonoma suscettibilità reddituale, i seguenti immobili:

a) manufatti con superficie coperta inferiore a 8 mq;
b) serre adibite alla coltivazione e protezione delle piante sul suolo naturale;
c) vasche per l’acquacoltura o di accumulo per l’irrigazione dei terreni;
d) manufatti isolati privi di copertura;
e) tettoie, porcili, pollai, casotti, concimaie, pozzi e simili, di altezza inferiore a 1,80 m, purché di volumetria inferiore a 150 mc;
f) manufatti precari, privi di fondazione, non stabilmente infissi al suolo.

Le opere di cui al comma 3, lettere a) ed e), nonché quelle di cui alla lettera c) rivestite con parametro murario, qualora accessori a servizio di una o più unità immobiliari ordinarie, sono oggetto di iscrizione in catasto contestualmente alle predette unità.